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DIAPASON COMPANY BOOK

Brescia: Bellezza, Arte e Storia

Bellezza, arte, musica, cultura, cibo, natura e paesaggi stimolanti; il senso interiore dell'armonia e delle proporzioni piacevoli e il gusto per oggetti raffinati e ben progettati: questo è ciò che ha alimentato il talento e la creatività italiana nel corso dei secoli. Puoi vederlo intorno a te camminando in qualsiasi città italiana o lungo le strade strette di ogni piccola città.

È qualcosa che cattura i tuoi occhi e coinvolge i tuoi sensi e le tue emozioni.

Il concetto di base dei diffusori Diapason nasce da questo background culturale e storico italiano e dalla passione e dal sentimento per la musica del suo fondatore: Alessandro Schiavi.

Alessandro Schiavi è nato a Udine, in Italia, nel 1965. Si è trasferito a Brescia per studiare composizione organistica presso la scuola di musica del Conservatorio, dove ha sviluppato il suo amore per la musica ed il feeling per il suono puro e naturale. A partire dai 15 anni ha anche studiato ingegneria elettrica.
All'età di 17 anni si interessa alla registrazione di eventi musicali dal vivo ed inizia a lavorare nelle registrazioni per gli archivi del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, tenuti in teatri e chiese barocche del 17 ° secolo.
Il Festival si è concentrato principalmente sulla musica dal 17 ° al 19 ° secolo, con opere di artisti barocchi e romantici. In seguito ha lavorato con registrazioni di etichette come Fonè, Audio Review e Suono.

L'arte del liutaio ha ispirato la visione di Schiavi sulla progettazione e costruzione di un altoparlante, riunendo l'esperienza acquisita nel campo della musica in anni di studio del pianoforte ed il lavoro negli studi di registrazione con artisti solisti, orchestra da camera o orchestre sinfoniche. Catturando fedelmente e registrando musica dal vivo nello spazio tridimensionale ha portato allo sviluppo del primo diffusore di Diapason, un monitor di riferimento progettato per l'utilizzo nelle registrazioni dal vivo di Schiavi.

In questo stesso periodo ha maturato esperienza nella antichissima e sapiente tradizione della costruzione di strumenti insieme al suo amico Filippo Fasser, violinista di Brescia e seguace della tradizione cinquecentesca di Gasparo da Salò.
Il laboratorio di Gasparo da Salò fu il più importante della seconda metà del XVI secolo.
Gli strumenti bresciani erano più ricercati di quelli di Cremona, ed è probabile che fosse l'inventore del violino moderno.

Grazie alla conoscenza e all'esperienza di Schiavi, i diffusori Diapason sono in grado di trasmettere il coinvolgimento emotivo della performance dal vivo e ricreare l'intero spettro di informazioni registrate durante l'evento musicale con un palcoscenico tridimensionale e sensazioni naturali. Grazie all'attitudine per la musica dal vivo, dal suono del pianoforte che suonava e dagli strumenti e dalle voci che ha usato per registrare, è stato facile per lui progettare altoparlanti con la stessa metodologia applicata agli degli strumenti musicali.

L'abilità dei maestri artigiani di Diapason, esperti nell'arte della lavorazione del legno, permette di creare oggetti d'arte, pezzi unici. L'artigiano ha una profonda conoscenza del materiale vivente, assemblando le doghe con grande cura e precisione, rispettando il tempo necessario alla produzione del diffusore.
Con pazienza e abilità, il cabinet è finalmente rifinito a mano e la sua forma a diamante è rivelata, perfetta per l'occhio e liscia come la seta al tatto.
Per la progettazione e la produzione di diffusori Diapason, viene scelto solo legno massiccio.
Il legno è un materiale affascinante e versatile, sia per la costruzione di un altoparlante che di uno strumento.

E con il vero legno è possibile creare forme che eccitano le emozioni ancor prima che venga suonata una nota.
Nel 1987 Alessandro Schiavi ha progettato e prodotto il primo diffusore Adamantes, con una forma di mobile multi-sfaccettato che segue fedelmente i migliori principi acustici, fornendo un'emissione circolare di suono attorno all'altoparlante ed evitando distorsioni di risonanza dai trasduttori.
Questo design unico fornisce una stretta approssimazione all'ideale teorico della radiazione puntiforme, in cui l'altoparlante scompare semplicemente dalla scena, dando all'ascoltatore la sensazione di un palcoscenico sonoro "virtuale" altamente realistico.

Alessandro Schiavi ha lavorato con passione al progetto Dynamis dal 2005, sviluppandolo insieme all'Astera, lanciato nel 2009. La sua conoscenza della riproduzione musicale, condivisa con musicisti di fama mondiale e maestri liutai, insieme con la sua esperienza nel campo della registrazione del suono dal vivo e l'amplificazione di eventi di musica dal vivo si è riunita nel tempo per permettergli di trasferire tutta la sua passione ed emozione per la musica in questo progetto. Con Dynamis il suo obiettivo è stato quello di creare un diffusore veramente completo, in collaborazione con Roberto Pasetti per l'aspetto del design.
Nella sua visione di un diffusore veramente full-range Alessandro Schiavi ha trovato un perfetto equilibrio tra profondità dei bassi, gestione della potenza, livello di pressione sonora in camera e coerenza timbrica. L'ascoltatore è in grado di godersi la musica con una qualità e un senso di naturalezza senza compromessi: Dynamis è così coerente nella riproduzione della musica dal vivo che ci permette nella nostra immaginazione di percepire come reale la presenza di strumenti musicali, musicisti e cantanti sul palco.




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